Negli ultimi tempi le novità impiantistiche, in special modo quelle che riguardano il riscaldamento degli ambienti domestici, si susseguono molto rapidamente. Il tentativo, ovviamente, è quello di rendere le case moderne sempre più efficienti, confortevoli ed al contempo meno dispendiose ed inquinanti. Tra le tante soluzioni, forse, vi sarà capitato di sentir parlare delle cosiddette caldaie ioniche. Vediamo di capire brevemente cosa sono e come funzionano.
Il principio che sta alla base del funzionamento di una caldaia ionica
Le caldaia denominate a dissociazione ionica, sono a tutti gli effetti delle caldaie elettriche, per le quali il riscaldamento dell’acqua avviene tramite un processo di elettrolisi, ovvero facendo passare una corrente alternata tra due elettrodi immersi all’interno di una soluzione alcalina.
Il principio di funzionamento è piuttosto semplice: con l’elettricità si producono ioni, ovvero molecole elettricamente cariche, negativamente o positivamente, che mutando continuamente polarità, passano a velocità elevate da un elettrodo ad un altro, scaldando così per “attrito” il liquido in cui sono immersi. Il calore prodotto, grazie all’impiego di uno scambiatore, viene trasferito all’acqua contenuta in un serbatoio a servizio dei consumi domestici.
Come nascono le caldaie ioniche
Questo sistema, in realtà, è nato diversi decenni or sono in Unione Sovietica, con lo scopo di riuscire a produrre acqua calda nei sottomarini nucleari ed inseguito, è stato adottato, un pò in tutto l’Est Europa, sempre per la produzione dell’acqua calda sanitaria, dove non vi è disponibilità di metano.
L’interesse per questa tecnologia nasce dal fatto che chi costruisce caldaie ioniche nei paesi dell’Est, sostiene di riuscire ad ottenere un COP (Coefficient of performance, ovvero una resa termica) superiore ad 1 (compreso tra 1,6 e 2,2). Questo significa che le caldaie ioniche sarebbero in grado di produrre più energia termica rispetto all’energia elettrica che consumano. Su questa questione il dibattito è ancora molto acceso, certo è che, a prescindere dalla resa, le caldaie a dissociazione ionica, alcuni indubbi vantaggi sono in grado di offrirli!
I vantaggi delle caldaie ioniche
Per l’istallazione di queste caldaie, operazione che peraltro risulta semplice e rapida, non è necessaria una canna fumaria, né prese d’aria o fori di areazione a parete; senza contare che si tratta di sistemi esenti da manutenzione programmata e bollini di qualunque tipo, che non risentono della temperatura esterna per cui possono essere installati un po’ ovunque senza problemi.
Indubbiamente le caldaie ioniche sono silenziose, veloci, compatte, semplici ed affidabili; resta da stabilire con certezza se il COP sia effettivamente maggiore di 1 e dunque il consumo di energia elettrica sia limitato.
“Il loro utilizzo per ora è consigliato in special modo a coloro che dispongono, o desiderano dotarsi, di un impianto fotovoltaico” (Dice Lucio Andreoli, titolare della Gruppo Andreoli): in questo modo l’energia elettrica autoprodotta servirebbe ad alimentare la caldaia e si tratterebbe di una soluzione davvero Green, perfetta per un’abitazione NZeb.
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